Ho raggiunto l'obiettivo prefissato grazie al lavoro e all'organizzazione attuati durante tutto il percorso di studi, sono soddisfatta e grata di quanto ottenuto. Spero in futuro di avere altrettanti risultati fondamentali che segnino il mio percorso.

Sono riuscita a raggiungere il mio obiettivo con grande impegno e dedizione allo studio, in particolare nell'ultimo periodo in preparazione all'esame. È stato faticoso gran parte dell'anno per via della DAD, ma nonostante ciò ho continuato il mio percorso dando il massimo e questo sforzo è stato ripagato con successo.

Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto perché ho avuto prova del fatto che con l’impegno, la dedizione e la grande forza di volontà si riesce sempre a raggiungere i propri traguardi. I periodi di DAD ci hanno messo alle strette trovandoci obbligati a dover rinunciare a qualcosa, in particolare alla nostra socialità, sentendoci spesso “soli”. È stato un anno veramente duro, ma grazie anche al supporto dei professori, che ci hanno sempre sostenuti, ho cercato di fare del mio meglio, senza mai arrendermi e perseguendo sempre il mio obiettivo; tutto ciò ha dato i suoi frutti e mi ha permesso di concludere quest’importante percorso nel miglior modo possibile.

Dopo anni di impegno e studio ottenere una valutazione così gratificante non può che soddisfare ogni sacrificio sostenuto e spronarmi a proseguire con costanza gli studi. Non sempre è stato facile ma la speranza di veder ricompensati i propri sforzi in futuro mi ha supportato in ogni momento, incentivandomi a lavorare sodo per raggiungere i miei obiettivi. La DAD è stata un’esperienza con sentimenti contrastanti ma la possibilità di dimostrare il nostro valore faccia a faccia con i professori, dopo mesi a distanza, ha accresciuto il senso di responsabilità e di gioia che ha concluso definitivamente una fondamentale pagina della mia vita.

Dopo anni di impegno e studio ottenere un 100 e lode non può che soddisfare ogni sacrificio sostenuto. È vero che impegnarsi per ottenere buoni risultati può risultare faticoso, stressante, soprattutto in quest'ultimo periodo in cui la DAD ha creato non poche difficoltà (riguardo alla connessione, ai devices talvolta obsoleti, alla distanza sociale), ma alla fine tutti gli sforzi vengono ripagati sia per ciò che riguarda le competenze acquisite, sia per ciò che concerne la valutazione.

Quest'anno particolare a causa della pandemia abbiamo avuto una maturità differente, con aspetti positivi e negativi. La maturità composta solamente dal colloquio orale viene un po' sottovalutata però penso che la prova "maxi" orale non sia affatto negativa. Essa si avvicina maggiormente al mondo del lavoro e ci allena a tenere un discorso serio e nel medio lungo tempo. Sono soddisfatta del percorso di studi che ho fatto e non sono per niente pentita di aver scelto il Denina. 

Ho finalmente terminato il mio esame di maturità, atteso da numerosi anni. Come l'anno scorso, è stato molto diverso in quanto non ci sono stati gli scritti: questo potrebbe essere uno svantaggio per coloro che sono più ansiosi e hanno più difficoltà per l'esposizione orale. Nonostante ciò, tutti siamo riusciti ad affrontare l'esame in modo soddisfacente, grazie a tutti i professori che ci hanno aiutato durante il nostro percorso formativo.

Sono contenta di aver scelto questo corso di studio, infatti proseguirò ad esplorare il campo dell’economia nel mio percorso universitario. Infine, spero che tutti i miei compagni riescano a trovare un posto di lavoro, e che sempre più studenti siano interessati al corso di ragioneria!

Rispetto a come mi ero immaginata all’inizio del mio percorso di studi, l’esame di maturità è stato diverso e soprattutto particolare. Non è stato semplice affrontarlo visti gli ultimi due anni complicati, ma sono soddisfatta del risultato che sono riuscita a raggiungere grazie all’impegno e alla tenacia che ho dimostrato durante il mio ultimo anno.

Questi 5 anni trascorsi all’interno dell’istituto Carlo Denina di Saluzzo indirizzo C.A.T. sono stati per me un’esperienza unica, in quanto mi sono trovata molto bene in questo ambiente e ho potuto fare molte conoscenze. I professori che mi hanno accompagnato in questo percorso sono sempre stati disponibili in tutto e per tutto e nonostante i momenti difficili nella classe non si sono mai arresi e hanno fatto di tutto per ritrovare un punto da cui ripartire. Riguardo all'esame, anche io come tutti i miei coetanei ho dovuto sostenere soltanto la prova orale durata circa 45 minuti, nella quale ho iniziato il mio colloquio con la presentazione del mio elaborato che consisteva in una ristrutturazione tra tradizione ed innovazione di un vecchio ciabot sito nel Comune di Envie. Ora che ho concluso il mio percorso di studi mi sono iscritta al praticantato al Collegio dei Geometri di Cuneo, dove ho capito che questa è una professione in evoluzione e dopo che avrò svolto il periodo di 18 mesi all’interno di uno studio di Geometri, sosterrò l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione, diventando a tutti gli effetti una GEOMETRA.

Lunedì 21 giugno è toccato a me in quanto la sorte ha voluto che l’attesa  durasse ancora qualche giorno visto la lettera sorteggiata e la classe. Dopo un percorso durato 5 anni dove l’esame sembrava una cosa lontanissima, in poco tempo mi trovo qui a soffrire le ansie più profonde a pensare che non si sia fermata neppure una nozione nel cervello. Quest’anno l’esame è nuovamente cambiato rispetto ai precedenti. Ora abbiamo l’elaborato specifico per ogni indirizzo e a me è toccata la progettazione di un bivacco alpino con l’analisi dei costi e degli impianti relativi. Fortunatamente l’argomento mi è piaciuto fin da subito in quanto la montagna è una mia passione fin da piccolo.

I professori sono gli stessi che già ben conosco, solo la presidente è una docente esterna, ma a sentir dire dai miei compagni già passati sembra una persona che faccia di tutto per metterti a tuo agio. Poi si comincia con la descrizione del lavoro e pian piano tutte le ansie, l’agitazione, le paure magicamente spariscono e anzi aumenta la voglia di parlare e di spiegare il perché delle mie scelte nell’elaborato. Con lo stesso clima di cordialità giunge anche il momento dei saluti, delle strette di mano rigorosamente virtuali con tutto il corpo docente e in un attimo sono fuori. L’euforia mi assale. Ora che gli esami sono terminati, è doveroso uno sguardo indietro e riemergono dalla memoria i momenti felici e quelli un po’ meno, ma l’unica certezza è che con i miei compagni di scuola si è creata una fratellanza che mai si potrà spezzare, consapevole che adesso ognuno di noi seguirà strade diverse seguendo i propri desideri, ma il percorso del Denina sarà sempre un ricordo indelebile.

Dopo un lungo percorso scolastico e di crescita personale, ho ottenuto una inaspettata eccellente votazione. Grazie alla mia determinazione e tenacia, a tutti gli insegnanti/assistenti che mi hanno supportato in questi anni e a questo istituto che ha grandi risorse per l'accoglienza.

Penso che questo esame sia stato una sfida accattivante da affrontare che ho cercato di svolgere al meglio delle mie possibilità.

Sono molto felice di aver concluso questo percorso significativo nella vita di ogni persona. Sicuramente non dimenticherò mai questi 5 anni che per me, oltre che di studio, sono stati anni di crescita personale, di nuove amicizie ed esperienze, e soprattutto di arricchimento: a scuola ho avuto infatti l’opportunità di far crescere il mio bagaglio culturale, caratteristica che nel futuro mi tornerà senza dubbio utile.

Ho raggiunto un traguardo molto importante della mia vita, e l'ho fatto dando tutto me stesso, ora sono pronto a scoprire un nuovo mondo, il mondo del lavoro e la gioia di poter applicare tutto ciò che dai miei professori mi è stato insegnato, non voglio però precludere la possibilità di continuare il mio percorso di studi. So come è la sfera scolastica, ora voglio scoprire quella lavorativa, e poi fare mente locale su ciò che desidero per il mio futuro. Per tutti quelli che pensano che una volta uscito dall'I.T.I.S si trovi subito un impiego, ci tengo a precisare che hanno ragione: dopo solo dieci giorni dalla fine della maturità sarò a lavorare come manutentore in una nota azienda alimentare specializzata nel campo del cioccolato. Se sei un quattordicenne e stai leggendo questo articolo, ti consiglio vivamente di frequentare l'I.T.I.S “Giovanni Rivoira” di Verzuolo, perché sono poche le scuole che una volta conseguito l'esame di maturità ti danno accesso sia al mondo lavorativo che la possibilità di continuare il tuo percorso di studi all'Università.

La maturità è un passaggio importante nella nostra vita, tuttavia con il nuovo punteggio che premia anche l'andamento in terza, quarta e quinta, si potrebbe pensare che la maturità risulti meno rilevante. Però la MATURITÀ, non è importante solo per il voto con cui si esce da una scuola superiore, ma anche perché si finisce un viaggio della vita.

L'importante è anche considerare che cosa ti offre la scuola superiore, e per quanto riguarda l'itis di Verzuolo, offre molto, perché nella zona sono molto richiesti i periti elettrici e informatici. Inoltre la scuola offre anche una solida base per il proseguimento degli studi.

La maturità è come un traguardo in una gara di corsa, quando lo raggiungi vivi mille emozioni contemporaneamente. Quando ho scoperto che sarei passato per primo, ero  agitato, ma anche felice, perché stavo per mettere la parola fine alla mia esperienza alle superiori. Mi mancheranno tutti i miei compagni e i prof, ma continueremo a trovarci ogni tanto per mantenere i legami. Nonostante l’Itis offra tante opportunità nel mondo del lavoro, ho deciso di continuare con gli studi e farò ingegneria energetica al Politecnico.

L’esame di stato 2021 è stato sicuramente una bella esperienza, per gli studenti che volevano ottenere un risultato soddisfacente. Penso che questo esame abbia aiutato a crescere a livello personale per via dell’impegno richiesto per poter sostenere il colloquio orale. A favore degli studenti è stato l’elevato numero di crediti con cui si veniva ammessi che teneva conto della media scolastica del triennio; ciò ha comportato delle votazioni piuttosto notevoli. Sono anche soddisfatto per le opportunità future a cui questa scuola  permette di accedere, o cimentarsi nel mondo lavorativo oppure continuare gli studi.

Ammetto che siamo stati fortunati ad affrontare un esame semplificato ma da un lato credo che sia giusto valutare maggiormente le capacità espositive e dare un peso maggiore a quello che è stato il percorso negli anni precedenti. Per quanto riguarda il futuro mi sono iscritto al corso di ingegneria aerospaziale presso il politecnico di Torino, e una volta finito spero di entrare nel settore spaziale.

Questa settimana è stata l'ultima volta in cui sono entrata nella nostra scuola da allieva, questi cinque anni sono passati molto in fretta, nonostante tutte le difficoltà che abbiamo riscontrato, i vari cambiamenti dei primi anni e la monotonia che ci ha assalito in questi ultimi in cui abbiamo dovuto rimanere chiusi in casa. Anche l'esame è stato molto particolare, vedere per l'ultima volta i docenti che ti hanno seguita e incoraggiata in questi anni, lontani e con la mascherina non è stata un'esperienza molto bella, anche l' "ansia" che questo esame ha creato era comunque molto diversa da quella che si poteva percepire dalle persone che sono passate gli anni scorsi. Sono molto felice dei risultati che ho ottenuto in questi anni, e soprattutto sono felice di aver già trovato un impiego presso un ufficio. Questo lavoro mi piace molto e spero di poter continuare questo nuovo percorso che ho iniziato da poco.

L'Esame di Stato, in tempi di  pandemia,  è stato di certo più semplice di quello "tradizionale". Ma non era da sottovalutare; si trattava comunque  di un orale da 50 minuti, circa,  in cui bisognava  cercare di collegare fra loro diverse materie d'indirizzo, cosa tutt'altro che semplice. Inoltre era necessario conoscere il programma svolto durante il quinto anno e dunque era richiesta un'adeguata preparazione.

Esame semplice? Non credo proprio. Il programma previsto per la classe quinta si è svolto comunque, con tutte le difficoltà che si sono incontrate a causa della situazione determinata dalla pandemia. Oltre ad esporre oralmente il proprio elaborato scritto relativo alle materie di indirizzo, l’esame orale prevedeva anche l’interrogazione su altre materie, compresa la lingua straniera. Discipline di cui si è dovuto ripassare l’intero programma di tutto l'anno. Chi dice o pensa che questo esame sia semplice si sbaglia!

L'esame che abbiamo affrontato non è stato più semplice rispetto alle prove che i precedenti diplomandi hanno dovuto fare, anzi, reputo che questa tipologia di esame  orale sia più adatta per dimostrare le capacità attitudinali e le conoscenze di una persona.

Questo, a parer mio, è stato un esame completo e molto interessante. Non trovo che ci siano state grandi facilitazioni, almeno nel mio ambito di studio, in quanto prevedeva, partendo da un progetto software, realizzato nei mesi precedenti, di avere le competenze per effettuare collegamenti con diversi argomenti dell'ambito informatico e fornire esempi pratici di utilizzo nelle realtà lavorative. Nella seconda parte dell’esame era prevista la domanda su un testo della letteratura italiana, per cui era necessario conoscere la materia. Nella parte finale dell'esame (dopo aver raccontato la personale esperienza di PCTO) bisognava invece, partendo dalle proprie conoscenze, commentare quattro immagini relative a diversi argomenti quali storia, inglese, ecc. dovendo quindi dimostrare le competenze acquisite nei cinque anni di studio. 

L'Esame di Stato, quest’anno, non prevedeva gli scritti. Tutti noi dovevamo comunque conoscere tutto il programma svolto, quindi non ho percepito questo esame come una grande semplificazione. Nonostante l'agitazione giustificata dal momento, mi sono impegnato al massimo per dimostrare le mie capacità alla commissione d’esame.