Noi quarantuno ragazzi degli istituti Denina-Pellico-Rivoira, Soleri-Bertoni e Bodoni siamo tornati lunedì 6 marzo da un viaggio organizzato dall’associazione Deina di Torino.
Deina è un’associazione che si occupa della promozione sociale e che organizza dei percorsi rivolti ai giovani. In questo caso il percorso intrapreso si chiamava “Promemoria Auschwitz” ed era volto a ripercorrere i luoghi delle persecuzioni verso ebrei ebrei e minoranze etniche messe in atto dal regime nazista nel corso della seconda guerra mondiale.
Siamo partiti mercoledì primo marzo alla volta della Polonia e abbiamo visitato, tra giovedì pomeriggio e venerdì, la città di Cracovia: la fabbrica di Schindler, l’ex ghetto e il quartiere ebraico.
Durante la giornata di sabato abbiamo visitato i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau accompagnati da una guida che ci ha spiegato il funzionamento delle strutture. La visita di questi luoghi è stata la conclusione del nostro percorso iniziato a metà gennaio che, attraverso diversi incontri di preparazione e riflessione, ci ha resi più consapevoli su ciò che saremmo andati a visitare, il luogo di uno dei più grandi orrori commessi dall’essere umano.
Quest’esperienza così toccante è stata resa ancora più forte dal freddo e dalla stanchezza generale del viaggio dei giorni precedenti che ci hanno dato una sorta di consapevolezza aggiuntiva.
La domenica mattina le nostre tutor hanno organizzato un’attività di condivisione di sensazioni e pensieri riguardanti la giornata precedente. Da quest’attività è emerso il senso di colpa che alcuni di noi hanno provato sentendo freddo, ma rendendosi conto che le persone internate non avessero nulla con cui coprirsi, mentre noi, al contrario, eravamo ben equipaggiati per ripararci. Altri hanno provato emozioni contrastanti rispetto a ciò che si aspettavano prima di partire o, addirittura, hanno provato una sensazione di vuoto terribile.
Sicuramente quest’esperienza rimarrà impressa nella mente di tutti noi che abbiamo partecipato e dovrà essere raccontata per rendere più consapevoli anche altre persone che non l’hanno potuto vivere.
Come ha detto il nostro accompagnatore Leonardo, educatore alle politiche giovanili, “Siamo fatti di esperienze” e questa è stata un'esperienza fondamentale.
Giulia Pittavino, VC RIM Denina Pellico Rivoira