Da ormai 10 anni il Progetto Legalità coinvolge centinaia di ragazzi degli istituti superiori saluzzesi (il Denina-Pellico-Rivoira e i licei Bodoni e Soleri), lodevole esempio di sinergie finalizzate alle crescita personale dei giovani. Il presidio di Libera, intitolato al generale di origine saluzzese Carlo Alberto Dalla Chiesa, propone ogni anno nuove attività per coinvolgere i ragazzi nella riflessione su temi di legalità, mafia e antimafia, giustizia, solidarietà, usura, gioco d’azzardo, sport, libera informazione. I ragazzi coinvolti hanno potuto assistere a spettacoli teatrali (come “Senza motivo apparente” sull’omicidio di Amedeo Damiano), film, incontri con personaggi illustri, come Nando Dalla Chiesa, figlio del generale assassinato nel 1982 da Cosa Nostra, i giornalisti Marco Omizzolo e Paolo Borrometi, lo scrittore editore Rosario Esposito La Rossa, il magistrato Giancarlo Caselli, volontari… Insomma, tante persone che si impegnano per informare e formare i giovani, che hanno sempre accolto con entusiasmo e grande partecipazione l’opportunità di confrontarsi con tematiche di attualità.
Più volte è stato nostro ospite il “prete di strada” don Luigi Ciotti, sempre in prima linea a fianco dei più deboli e delle vittime, che in ogni occasione ha portato una ventata di energia e passione. “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è una sua creatura, nata nel 1995, a cui aderisce il nostro istituto, oltre a tanti insegnanti e ragazzi. Grazie a tutti coloro che rinnovano la tessera annuale, è possibile realizzare progetti come il nostro.
La “Festa” di Libera è il 21 Marzo, “Giornata dell’Impegno e del Ricordo delle Vittime innocenti delle mafie”. Ogni anno una nostra rappresentanza partecipa all’evento. Resterà negli annali l’eccezionale successo della manifestazione regionale a Saluzzo nel 2018, quando 8000 persone hanno invaso pacificamente la città tra bandiere, canti, riflessioni, condivisione. Quest’anno la manifestazione nazionale si svolgerà a Milano e ci stiamo organizzando per portare il nostro contributo. Intanto prosegue il Progetto: dopo l’incontro con Andrea Zummo, educatore di Libera, sui legami tra sport, legalità e criminalità, aspettiamo l’arrivo di Paola Caccia, figlia del procuratore di Torino Bruno Caccia ucciso nel 1983 dalla ‘ndrangheta; con lei parleranno ai ragazzi i volontari di Cascina Caccia, il bene confiscato in cui si portano avanti progetti di formazione per adulti e ragazzi.
La referente del nostro istituto per il Progetto Legalità è la professoressa Isnardi: “Perché parlare di legalità con i ragazzi? Abbiamo tutti bisogno di comprendere i valori fondamentali su cui si basa la nostra società civile, di impegnarci per conoscere e sperimentare il valore della libertà, dell’uguaglianza, del rispetto. La nostra Costituzione ci garantisce i diritti fondamentali, ma noi dobbiamo abituarci a riflettere per dare un senso alla nostra cittadinanza attiva e consapevole, viverla nel concreto della nostra quotidianità. I ragazzi hanno sempre risposto con entusiasmo alle nostre proposte di riflessione e ogni anno è emozionante vedere la loro partecipazione, la curiosità, l’indignazione per l’ingiustizia, l’impegno a conoscere e a crescere in meglio.”