Matteo Piovano, giovane studente di medicina, è intervenuto stamattina in videoconferenza con le classi del biennio dell’IIS “Denina Pellico Rivoira” per raccontare l’esperienza straordinaria di cui è stato protagonista nell’autunno del 2019. Egli è stato, infatti, uno dei quattro ragazzi del saluzzese a partecipare al “Viaggio solidale” in Nepal, organizzato dal Parco del Monviso, in collaborazione con le organizzazioni “Cecy onlus” e “I sogni dei bambini onlus”, al fine di far conoscere la situazione delicata del Nepal e di osservare sul campo la realizzazione i progetti umanitari che le onlus hanno realizzato e stanno realizzando sul territorio, come la casa famiglia nel villaggio di Nunthala, inaugurato in quell’occasione.
Il viaggio - ha spiegato Piovano- aveva due anime, una più umanitaria, un’esperienza a contatto con le popolazioni locali nelle città e nei villaggi nepalesi dove sorgono le strutture create dalle onlus, l’altra più naturalistico-turistica, con la partecipazione a un trekking in alta quota, in cui, tra l’altro, è stata depositata una pietra del Monviso su una vetta Nepalese, come gesto simbolico di scambio.
“Avevo più o meno la vostra età quando ho deciso di intraprendere questa esperienza” ha proseguito il ragazzo “e mi ha portato in luoghi straordinari e a conoscere persone eccezionali. Nonostante le paure e i dubbi iniziali ho accettato subito di partecipare perché sapevo che sarebbe stata un’esperienza unica, ed è stato così. Quindici giorni in questo luogo sono state una vera scuola di vita.”
Tra immagini di paesaggi mozzafiato, che in questi giorni di isolamento forzato hanno fatto sognare i partecipanti alla conferenza, e testimonianze dello scambio umanitario importante di cui Piovano è stato protagonista, è passato un messaggio importante per i ragazzi, che hanno seguito con vivo interesse, ovvero quello che aprirsi agli altri e a queste nuove esperienze, conoscere, viaggiare, quando finalmente si potrà fare, è un’effettiva occasione di arricchimento personale, nonché di aiuto concreto a chi a meno di noi