La solidarietà non ha confini, non ha limiti, ha un'unica bandiera, un unico obiettivo: superare insieme i periodi difficili, vincere gli ostacoli con l’energia di chi sa di potercela fare. Oramai sono settimane che nel gruppo WhatsApp del Pellico si susseguono frenetiche proposte, iniziative e adesioni per soccorrere chi sta lavorando, senza risparmiarsi, per debellare il nemico subdolo e cattivo che sta piegando il mondo intero: il Corona virus. Ed ecco che sulla Homepage del Denina compare chiara e accattivante la proposta per una raccolta fondi rivolta all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo: “Società, famiglia e scuola: le tre dimensioni della responsabilità cui tutti siamo chiamati, adesso più che mai”. In un virtuale abbraccio generoso ed anonimo, ancora una volta si ritrovano uniti insegnanti, personale ATA, alunni e genitori, perché ci si aiuta in modo incondizionato e all’unisono, soprattutto in momenti come questi.
E poi le riunioni tempestive, veloci, indispensabili, organizzate prima sui gruppi WhatsApp poi su Zoom. Panico: moltissimi di noi non sanno usare tale piattaforma, occorre scaricarla e creare un account. Già ma chi non ha figli in casa o coniugi esperti informatici come fa? Dopo tanti anni di insegnamento ci si sente smarriti, in profonda difficoltà. No, non esiste il problema e scatta un’altra forma di solidarietà: quella tra colleghi e tecnici. “Ho telefonate illimitate, ti chiamo io e ti aiuto”; ed è vera gioia: passo dopo passo i colleghi più esperti aiutano gli altri ed i collegamenti per dipartimento, per coordinatori, per consigli di classe diventano un piacevole momento di confronto e di riflessione.
Si fissano le prime video lezioni: ma i nostri alunni saranno tutti in grado di seguirci? Gruppi WhatsApp attivi: “Ragazzi, ci sono difficoltà nei collegamenti on line per seguire le videolezioni?” Arrivano velocissime le risposte. Sì, ci sono problemi per chi abita in campagna o in montagna. Dalla conoscenza all’azione. Il nostro Dirigente, prof. Girodengo propone l’utilizzo in comodato d’uso di pc e di tablet posseduti dalla scuola e attualmente non utilizzati, con tanto di chiavette Internet. Si stila una graduatoria, si analizzano i vari casi ed i ragazzi si sentono protagonisti: nessuna emarginazione, nessuna esclusione, la scuola deve “agganciare” tutti, nessuno si deve sentire isolato.
Cosa succede ai nostri studenti con difficoltà oggettive? Come intervengono gli insegnanti di sostegno? Anche qui, in base alle diverse situazioni, gli insegnanti sono rimasti quotidianamente in contatto con i loro alunni inviando materiale, con collegamenti Skype e telefonando spesso per fornire anche supporto psicologico. Come i loro compagni di classe, hanno imparato ad usare la piattaforma Moodle in dotazione al Pellico per la didattica a distanza e le barriere tra loro e la classe vengono abbattute ancora una volta, anche per chi è bloccato a casa. Una significativa collaborazione nell’apprendimento con la didattica a distanza ed una rassicurante attenzione alle necessità di questi ragazzi arrivano anche dalle assistenti alle autonomie che formano un tutt’uno con il dipartimento di sostegno.
I questionari inviati on line ai nostri alunni hanno dato esito positivo, gli alunni rispondono bene agli strumenti di Didattica a distanza ma manca a tutti, agli alunni come agli insegnanti, il ritorno alla normalità, il ritrovarsi tutti insieme nel nostro amato Istituto. Prendiamo il positivo di questo periodo difficile e speriamo, con forza ed impegno, di riprendere presto le lezioni (noi ci crediamo ancora).