Se il Covid ha costretto spesso studenti ed insegnanti ad una didattica chiusa tra le pareti domestiche, il Preside del Denina Pellico Rivoira di Saluzzo, prof. Girodengo, ha voluto inaugurare il nuovo anno scolastico 2021/22 all’insegna dell'attività e della conoscenza all’aria aperta. Commenta la prof. Lidia Ricchiardi, una degli insegnanti accompagnatori:“Parte mercoledì 15 settembre, con la pioggia, il trekking dei 32 ragazzi che hanno aderito all'iniziativa fra le terze, le quarte e le quinte dell'Istituto. L'obiettivo è unire gli studenti dei diversi corsi con un’attività sportiva che porterà anche alla conoscenza della fauna, della storia e della geologia locale. Verdissimi boschi di pini, larici ed abeti sono lo spunto per il prof. Girodengo per spiegarne le diversità, le caratteristiche e la localizzazione. Dopo tanta siccità camminare per ore sotto la pioggia, percorrendo circa 12 Km di sentieri con un dislivello complessivo di 1.100 m sembra dover scoraggiare il colorato ed allegro gruppo di studenti. Ed invece si procede con grinta ed i più forti si offrono per portare gli zaini a chi fatica ad arrivare al punto più alto, il passo Tesina. Generosità, vitalità e spensieratezza contrassegneranno infatti questi tre giorni di vita insieme, come se la montagna fosse per tutti, insegnanti compresi, una preziosa scuola di vita. Il rifugio Vega, presso il santuario di Sant’Anna di Vinadio, ospiterà il gruppo per la notte mentre i pasti, colazione e cena, saranno serviti nel Rifugio S. Gioachino. Al mattino del secondo giorno, giovedì, un violento temporale sembra bloccare i volenterosi escursionisti e già si studiano alternative da proporre, ma la fortuna aiuta gli audaci e si parte approfittando di una promettente schiarita. La meta è il colle della Lombarda che tutto il gruppo raggiungerà con i soliti fortissimi ragazzi in testa e con una solida presenza di quote rosa. Si propone una punta vicina ed è bagarre: il facile sentiero è raggiunto in volata dagli studenti che vedono però costantemente in testa il Dirigente, appassionato da sempre di corsa in montagna. Il giro previsto è ad anello, su un sentiero panoramico e agevole. Al santuario ci aspetta Don Eric, vicerettore, che ci spiegherà storia e religiosità del santuario. Alla sera studiamo stelle, pianeti e costellazioni e c’è già chi riesce a scaricare valide applicazioni sul telefonino. Terzo giorno, il cielo terso e la temperatura finalmente mite incoraggiano gli studenti ad intraprendere l’ultima faticosa ma gratificante avventura: il passo Bravaria con la vicina punta omonima a 2550 m. di altitudine. Il paesaggio dalla cima è grandioso e il prof. Depetris elenca il nome delle numerose, affascinanti e lontane punte, quasi a voler convincere gli studenti a non interrompere l’esperienza di questi giorni, trasmettendo una chiara e forte passione per l’alpinismo. Arriviamo nel pomeriggio alle terme di Vinadio e troviamo ancora il tempo per immergere i piedi affaticati e doloranti nelle vicine pozze di acqua sulfurea. Si sale sul pullman e si torna a casa, forse, chissà, migliori di quando siamo partiti”. Due studentesse, Sofia e Giulia, aggiungono: “Tre giorni di full immersion nella natura della Valle Stura ci hanno messo alla prova ma, nonostante la pioggia cominciata fin dalla partenza, non ci siamo fatti scoraggiare. Siamo riusciti anche a fare una serata astronomica in cui abbiamo scoperto alcune curiosità sulle stelle. La fatica non ci ha demotivato e siamo riusciti a divertirci e ad aggiungere un pezzetto al nostro bagaglio di esperienze di vita. Non vediamo l'ora di ripetere quest'esperienza tra le nostre montagne di casa”. Ora i ragazzi potranno partecipare a un concorso di fotografia interno all'Istituto in cui dovranno postare su instagram le immagini più belle catturate in questi tre giorni.
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