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13 Settembre 2021

 

Un’altra estate si è conclusa e un nuovo anno scolastico è cominciato.

È il cosiddetto “ultimo primo giorno di scuola” che ha aperto le porte a me e alla mia classe. Una classe che ha avuto il piacere di ricominciare un’altra avventura insieme dopo le difficoltà riportate nei due anni precedenti, svolti per la maggior parte del tempo a distanza.

Durante la mattinata abbiamo avuto modo di riunirci tutti nello stesso posto che, con la fine dell'anno scolastico, avevamo lasciato tre mesi prima. 

Dalle ore otto, con l’avvio delle lezioni, abbiamo avuto il piacere di conoscere nuovi insegnanti e di incontrare nuovamente i professori che fino a questo momento ci hanno seguito nel nostro percorso formativo. È stata una bella sensazione tornare in classe, quanto meno lo è stato scoprire il grande quantitativo di argomentazioni da apprendere per l’esame finale. Ma i professori sono stati comunque capaci di rassicurare la classe rendendosi disponibili a qualunque tipologia di difficoltà legata alle rispettive materie. 

Inoltre, vedere per i corridoi della scuola i primini mi ha fatto un certo effetto. Mi ha ricordato il periodo in cui mi trovavo nella loro stessa situazione, quattro anni fa;  circondata da persone principalmente più grandi di me, in un ambiente nuovo, in una classe con nuovi professori e compagni. Vivendo i primi giorni accompagnati da una sensazione di timore verso ciò che mi sarebbe aspettato. 

Spero vivamente di poter passare questo ultimo anno scolastico in compagnia dei miei compagni e dei miei insegnanti in classe, piuttosto che di fronte ad uno schermo, in modo da passare questi ultimi mesi nel modo più cospicuo possibile. 

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Finite le vacanze, si inizia un altro percorso. Ecco arrivato anche questo ultimo primo giorno di scuola. Non sembra vero che siano passati già quattro anni e che questo sarà il mio ultimo anno in questa scuola. A differenza dell’anno scorso, mascherine, igienizzanti e intervalli scaglionati non sono più la novità del giorno, ormai ci siamo abituati. Il dubbio, però, rimane sempre lo stesso dell’anno passato: riusciremo a vivere un anno completo senza DAD oppure ci toccherà di nuovo vederci solo tramite uno schermo? Confido nelle vaccinazioni, che esse siano servite a migliorare la situazione e che si possa finalmente ritornare in classe, ma questa volta standoci davvero per un anno intero! 

Il prossimo anno, la corsa al banco più lontano dalla cattedra, il suono della campanella e le risate tra compagni saranno un bel ricordo, ma ora che questi momenti possiamo viverli, godiamoceli a pieno!

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Ho trovato lavoro nell’ ufficio tecnico di un'azienda a Manta già da due anni  e mi trovo molto bene.

Senz'altro per fare il mio lavoro mi è stato utile il percorso scolastico che ho frequentato, soprattutto imparare ad utilizzare dei programmi di disegno Cad e l'elettrotecnica. 

Aver fatto l'Itis “Rivoira”, indirizzo Elettrotecnica ed Elettronica, mi ha aiutato anche con la possibilità di scegliere fra decine e decine di lavori che mi sono stati offerti, quello che mi piaceva di più. 

Tutt'ora mi vengono mandate offerte di lavoro, non più con la frequenza che avveniva dopo essermi appena diplomato, però ogni tanto mi arrivano offerte da siti in cui ho lasciato il mio curriculum.

Una cosa che ho trovato molto utile e che personalmente ritengo di aver fatto anche bene a fare, sono tutte quelle attività extrascolastiche che davano crediti formativi. 

Ad esempio aver preso l'attestato dell'ECDL mi ha permesso di stare un passo avanti rispetto agli ragazzi che non ce l'avevano, ed è sempre saltato all'occhio in tutti i colloqui di lavoro.

Tra i tanti attestati che possiedo c’è quello del FAI "Fondo Ambiente Italiano" dove si certifica che sono stato “aiutante cicerone” in una giornata FAI, è quello che ha colpito di più in un colloquio di lavoro.

Oltre a questo l'Itis mi ha aiutato, oltre ad avere una buona formazione scolastica, a far crescere la mia mentalità organizzativa e lavorativa perché sì, spesso c'erano diverse verifiche una dietro l'altra e diversi compiti da fare in fretta e bene, quindi da studente pesava e nessuno aveva voglia di studiare, però oggi vedo il risultato.

Al lavoro molto spesso arrivano imprevisti che mi vengono affidati e che devo risolvere subito, oppure mi capita di aver più lavori e di dovermi gestire la situazione da solo e di finirli tutti nelle loro date di scadenza, però come ho già detto è tutto fattibile grazie alla formazione che ho ricevuto.

MARCO SANTAMATO